Venerdì 25 ottobre le Metalmeccaniche e i Metalmeccanici dell’Emilia Romagna hanno scioperato per dire ancora una volta Basta ai morti sul lavoro e pretendere Sicurezza sul
posto di Lavoro.
Sulla strage avvenuta alla Toyota di Bologna spetterà alla magistratura e agli organi investigativi fare luce sull’origine e sulle ragioni dell’esplosione che ha ucciso 2 lavoratori e
ferito una ventina.
Un fatto è certo però. Mentre negli anni i profitti delle imprese sono cresciuti e la tecnologia è stata implementata per aumentare la produttività, nelle fabbriche si continua a farsi male, ad ammalarsi, purtroppo anche a morire come avveniva cent’anni fa. Le aziende devono capire che la sicurezza costa e che sulla prevenzione non si deve risparmiare.
Allo stesso modo la politica e le istituzioni devono garantire il rispetto delle legge, senza cercare semplici scappatoie, e per fare questo deve implementare le sanzioni in caso di
violazione e stanziare risorse per implementare le attività di prevenzione attraverso gli organi ispettivi, che devono avere organici adeguati per poter svolgere le proprie attività.
La solidarietà portata alle Lavoratrici e ai Lavoratori di Toyota è stata importante. Tante le delegazioni arrivate anche da altre aziende davanti allo stabilimento di Borgo Panigale dove le Lavoratrici e i Lavoratori erano riuniti per ricordare i colleghi scomparsi e feriti.
Ma la solidarietà è arrivata anche dagli altri stabilimenti del gruppo Toyota, con i lavoratori scesi in sciopero anche in Francia e in Svezia, sostenuti da CGT e da IF Metall.
Questo testimonia che le Lavoratrici e i Lavoratori, senza confini nazionali, non devono normalizzarsi alla logica della tragica “fatalità” e devono rivendicare Salute e Sicurezza.
Fiom-Cgil Emilia Romagna