A fronte dell’esito negativo dell’incontro di oggi 7 ottobre, in molte aziende metalmeccaniche di tutti i territori dell’Emilia-Romagna sono state fatte proclamazioni di sciopero da parte delle Rsu. L’impostazione di Federmeccanica, che replica in pieno quella del presidente di Confindustria Bonomi, secondo cui gli aumenti salariali dei minimi contrattuali devono essere limitati all’esclusivo adeguamento dell’indice Ipca, è ritenuta inaccettabile da parte delle lavoratrici e lavoratori.
La scelta di spostare la vertenza del contratto dal tavolo di trattativa all’interno delle fabbriche vuole spingere le imprese, e quindi Federmeccanica, a cambiare la loro impostazione.
In un contesto di emergenza sanitaria, poi diventata sociale ed economica, è necessario dare sicurezze e prospettiva alle lavoratrici e lavoratori. Sicurezza relativamente la tenuta occupazionale, prospettiva relativamente il raggiungimento di un rinnovo di ccnl dignitoso. Un Ccnl che dia tutele e garanzie: formazione, sicurezza, inquadramento. Il tentativo di Federmeccanica, anche su questi punti, di arretrare rispetto il ccnl del 2016 è inaccettabile. Il salario, chiaramente, rappresenta il tassello fondamentale. Federmeccanica, con la scelta di rompere il tavolo, si è assunta una grave responsabilità. Federmeccanica, come Confindustria, vuole libertà di licenziare, non dare alcun aumento salariale e cancellare il contratto nazionale. I metalmeccanici si opporranno a questo disegno e metteranno in campo tutte le azioni necessarie per contrastarlo. Le prime risposte che stanno venendo in queste ore dalle rsu di tantissime aziende metalmeccaniche dell’Emilia-Romagna sono confermare e sostenere le posizioni di Fim Fiom e Uilm.
Con il blocco delle prestazioni di flessibilità e straordinari è iniziata la mobilitazione, proseguirà fino ad arrivare al 5 novembre quando, ad un anno esatto dalla presentazione della piattaforma unitaria, sarà sciopero generale di 4 dei metalmeccanici.
Un ccnl per la tutela occupazionale, il diritto soggettivo alla formazione che sia esigibile, aumenti salariali che vadano oltre l’inflazione. Questo è il contratto che vogliono le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici.
Aziende metalmeccaniche dell’Emila Romagna dove le rsu hanno proclamato scioperi tra l’8 e il 9 ottobre:
BOLOGNA
Bonfiglioli, Ducati, Lamborghini auto, Kemet, GD, IMA, Cevolani, Walvoil, Corazza, Pelliconi, IIA, Euroricambi, Schnellecke, Toyota, Comesa, Meccanica Sarti, Epsol, Iema, Logimatic, Alberto Sassi, Acma, Alstom, Carpigiani, Cima, Comesa, Effer, Fini, Forgia rapida, Gea Tecnofrigo, GRB, Marposs, OMT Emerson, Philips, Sasib, Selcom, Site, Varvel, VRM
FORLÌ
Electrolux, Bonfiglioli, Marcegaglia, Pieffeci, Celli, Fiorini Industries
FERRARA
Fox Bompani, Lte Toyota, Officine Barbier, Zf, Rexnord, Faster, Vortex Hydra, CTPack, Metallica, Idromacchine, Fava, Simec, Tecopress,
RAVENNA
Marcegaglia, Cisa Allegion, Curti, Come
REGGIO EMILIA
Comer Industries, Bosch, VP Italy, MBM, Interpump, Rovatti Pompe, Omso, Revifa, Ingranaggi Moreali,, Ognibene Power, Emak, Carpenfer, Vimi Fastener, Argo Tractors (Landini), Smeg, Spal, Dana, Caprari, Bertazzoni, Armet, Criman, Meta System, Crown, Comet, Landi Renzo.
RIMINI
Scm
IMOLA
Walvoil, Robopac
MODENA
Bosch Nonantola, Bosch Pavullo, Bosch Vezzano (plant di reggio), Rossi spa, Emmegi, Manitou, Angelo Po, Corob, Fiori, Titan, Motovario, Crown, Omg, Salami, Caprari,Beckett termal solution, RCM
PARMA
Sacmi, Matthews, Sidel, wittur, trancerie emiliane, casappa, dulevo, arcelor Mittal, gardner Denver, illa, nuova illafor, sipa berchi, lanfranchi, praxair, Acmi, Lincotek, Fbr elpo, maselli misure, cft, crown imballaggi italia, gea procomac, gea mechanical equipment, stamec, sidel end off line
Nei territori di Cesena e Piacenza numerosi scioperi dalla prossima settimana


Fim Cisl ER- Fiom Cgil ER-Uilm Uil ER
Caruso – Lodi – Valentini