Si è tenuto ieri pomeriggio a Bologna il tavolo regionale di salvaguardia occupazionale per la Goldoni di Carpi, dopo la presentazione della domanda di concordato in bianco presso il Tribunale di Modena a metà febbraio decisa dal Cda.
All’incontro presieduto dall’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla e dal suo staff, hanno partecipato i sindaci di Carpi e Rio Saliceto, i vertici aziendali assistiti da Confindustria Emilia Centrale, il Commissario della procedura, le Rsu aziendali, la Fiom/Cgil di Carpi e provinciale, ed in collegamento dalla Cina, il presidente del Cda di Arbos Group, di cui fa parte la Goldoni. L’incontro ha rappresentato l’avvio di un percorso che, come sostenuto con forza dalle rappresentanze sindacali e istituzionali deve portare ad ottenere garanzia di continuità produttiva alla Goldoni.
Permane la contrarietà sindacale al concordato preventivo, in quanto si ritengono possibili percorsi meno impattanti su fornitori e lavoratori, ugualmente in grado di sanare la situazione in cui versa l’azienda. Situazione già preventivata al momento del subentro della proprietà cinese che doveva vedere la sua evoluzione positiva attraverso il programma e gli investimenti previsti, programma che si è interrotto nella seconda metà del 2019 in coincidenza con il ritardo e poi la sospensione dei pagamenti ai fornitori.
La Fiom e la Rsu considerano l’incontro di ieri come la tappa di un percorso che deve portare in tempi rapidi alla definizione di un progetto industriale degno della storia e del prestigio che la Goldoni rappresenta per il territorio. L’urgenza è la ripresa produttiva coniugata alla garanzia delle condizioni materiali e alla sicurezza dei lavoratori, prevedendo la regolare corresponsione delle prossime retribuzioni, già colpite dal congelamento sospensivo dei crediti precedenti al 13 febbraio, data di ammissione al concordato per effetto della legge che lo regolamenta. Questa norma ha comportato, per i lavoratori, il dimezzamento della busta paga di febbraio e l’impossibilità di utilizzare ferie, permessi e Tfr maturati fino a quella data.
Data le difficoltà del periodo legate all’emergenza sanitaria, la Fiom Cgil è impegnata a informare insieme alle Rsu i lavoratori utilizzando tutti i mezzi possibili. Appena possibile, sarà convocata una assemblea con tutti i lavoratori per valutare e discutere lo stato della vertenza e decidere altre eventuali iniziative.